29. luglio 2021
Carenza di magnesio – squilibrio...
Una carenza di magnesio può dipendere da svariate cause. Proseguite la lettura per scoprire i motivi e i sintomi della carenza di magnesio,...
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I mesi autunnali e invernali, già poco piacevoli e freddi, sono spesso anche avari di sole. La poca disponibilità di raggi solari, nella fattispecie la bassa intensità delle radiazioni UV, ha qualche effetto collaterale, ad esempio per la produzione di vitamina D: detta anche «vitamina del sole», è unica tra tutte le vitamine perché l’organismo può produrla autonomamente nella pelle. Tuttavia, per la sintesi di vitamina D l’organismo ha bisogno dei raggi UV-B che solitamente alle latitudini europee, quindi anche in Svizzera, sono «merce rara» durante il periodo più buio dell’anno.
Per questo la maggior parte delle persone fa scorta di vitamina D nei mesi soleggiati della primavera e dell’estate. L’organismo immagazzina la vitamina del sole nel tessuto adiposo e muscolare e poi ricorre a questi depositi durante la stagione in cui il sole si riposa, prosciugando le riserve accumulate.
La vitamina D comprende un gruppo di vitamine liposolubili ed è in realtà un ormone. Le principali forme del gruppo dei calciferoli sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo).
L’organismo produce circa l’80-90% della vitamina D attraverso l’esposizione ai raggi UV. Solo il 10-20% della vitamina D viene invece assunto attraverso l’alimentazione. La vitamina del sole si trova principalmente negli alimenti di origine animale.
Il processo di sintesi si svolge così:
La vitamina D ha mille volti: è indispensabile per innumerevoli processi metabolici. Se non è disponibile in quantità adeguate o è addirittura carente, questi processi non funzionano come dovrebbero. Segue una breve presentazione delle principali funzioni dell’ormone del sole nell’organismo!
La vitamina D supporta la funzione del sistema immunitario, il che aiuta a migliorare le difese contro patogeni come virus, batteri o funghi. Con difese poderose, i patogeni hanno meno possibilità di penetrare nell’organismo e provocare malattie infettive.
La vitamina D ha un ruolo chiave nella mineralizzazione e nell’indurimento di ossa e denti. Regola il metabolismo del calcio e del fosfato: favorisce l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato e la loro integrazione nelle ossa. Una carenza di vitamina D provoca negli adulti un rammollimento delle ossa (osteomalacia).
La vitamina D è importante per tutte le persone, ma soprattutto per gli anziani e i malati che corrono un maggior rischio di cadere e procurarsi fratture ossee. È dimostrato che nelle persone anziane un buon apporto di vitamina D può ridurre il rischio di cadute, fratture ossee e perdita di forza, mobilità ed equilibrio, come segnalato dall’ente tedesco Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR).
Anche i bambini hanno bisogno di quantità sufficienti di vitamina D per crescere sani e sostenere un sviluppo delle ossa. In caso contrario, la sostanza ossea si indebolisce, le ossa possono rammollirsi e lo scheletro può deformarsi (rachitismo).
La vitamina D influisce sulla funzione della muscolatura e anche sulla forza muscolare delle persone. Muscoli sani e forti premuniscono contro le cadute, riducendo così il rischio di fratture ossee.
Oltre a ciò, la vitamina D è coinvolta anche nella formazione delle proteine e nel controllo di molti geni. Secondo evidenze emerse da alcuni studi, la vitamina D potrebbe anche avere un ruolo nella prevenzione di una serie di malattie gravi e croniche. Il dibattito in corso tra i ricercatori riguarda, ad esempio, il possibile nesso tra lo stato della vitamina D e la pressione alta (ipertensione), il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, le malattie autoimmuni, le malattie neurologiche e alcuni tipi di cancro.
Tuttavia, non è facile distinguere tra causa ed effetto. Gli studi non hanno ancora stabilito con sufficiente chiarezza se un livello troppo basso di vitamina D sia il fattore scatenante di una malattia o se sia una malattia a determinare livelli troppo bassi di vitamina D.
I sintomi di una carenza di vitamina D possono essere molto diversi per il fatto che questa vitamina svolge un’ampia varietà di compiti nell’organismo. Anche i segni non sono sempre univoci e possono essere associati ad altre malattie. Una carenza di vitamina D può manifestarsi, ad esempio, con i seguenti sintomi:
Vi sono peraltro fattori che interferiscono con la formazione di vitamina D. Spaziano dal tempo meteorologico alla protezione solare fino all’abbigliamento e rappresentano gruppi di rischio per un insufficiente apporto o una carenza di vitamina D. Segue una carrellata dei principali!
Per la latitudine geografica della Svizzera, e di conseguenza lo scarso irraggiamento solare, circa il 60% della popolazione soffre di un insufficiente apporto di vitamina D nei mesi invernali. Le radiazioni UV sono troppo deboli per favorire una produzione sufficiente di vitamina D. Ciò vale anche per le giornate soleggiate in pianura e in montagna. Oltre a ciò, occorre considerare che in inverno e nei giorni più freddi la pelle è coperta da indumenti, e anche questo rallenta la produzione di vitamina D,
mentre in una tipica giornata estiva di luglio in Svizzera, con l’esposizione della pelle del viso e delle mani al sole per circa 20 minuti si formano circa 600 UI di vitamina D. La situazione può essere ancora diversa se nella giornata estiva in questione il cielo è tappezzato di nubi.
Pertanto, la concentrazione di vitamina D nel sangue si caratterizza per variazioni stagionali a livello individuale: se in primavera e fino alla fine dell’estate aumenta e l’organismo accumula la vitamina D nel tessuto adiposo e muscolare, in autunno e in inverno, questi depositi vengono via via svuotati e la concentrazione di vitamina D diminuisce gradualmente.
Età
In generale, la capacità dell’organismo di produrre vitamina D diminuisce con l’età, calando fino al 50%. Le persone anziane, inoltre, sono spesso malate croniche o necessitano di cure e hanno una scarsa mobilità che limita o azzera le loro possibilità di uscire e trascorrere del tempo all’aria aperta, per cui manca loro l’esposizione alle radiazioni UV per la produzione di vitamina D.
Anche i lattanti, non potendo essere esposti alla luce diretta del sole nel primo anno di vita, rientrano nel gruppo a rischio di un’insufficienza di vitamina D e per questo di una supplementazione per prevenire il rachitismo.
I bambini durante la crescita e lo sviluppo hanno un aumentato fabbisogno di vitamine.
In Svizzera la dose giornaliera raccomandata di vitamina D per tutti i sessi è la seguente:
La Confederazione Svizzera ha emanato le seguenti raccomandazioni generali per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D:
Per singoli gruppi di popolazione, le raccomandazioni per la supplementazione di vitamina D variano in base all’età. Nel caso dei lattanti e dei bambini, i genitori dovrebbero sempre consultare il personale specializzato dello studio medico, l’ostetrica o il servizio di consulenza per madri e padri per l’uso corretto e il dosaggio della vitamina D.
L’alimentazione contribuisce a coprire il fabbisogno di vitamina D solo in misura relativamente piccola, ma ci sono alimenti che contengono più vitamina D e che dovrebbero essere portati in tavola più spesso come ad esempio:
Nei supermercati si trovano alcuni alimenti già arricchiti di vitamina D come Latte e latticini, margarina o fiocchi di cereali per la colazione. È possibile acquistare integratori alimentari a base di vitamina D nelle drogherie, nelle farmacie e nel commercio specializzato online. È un altro modo semplice per coprire l’apporto di vitamina D necessario quando la luce solare scarseggia.
La Società Svizzera di Nutrizione (SSN) fornisce alcuni esempi di alimenti che consentono di assumere la dose giornaliera di vitamina D pari a 600 UI (15 μg) negli adulti:
Conclusione: Tutti devono assicurarsi di mantenere un buon livello di vitamina D! Solo così i diversi processi metabolici in cui la vitamina D è implicata possono svolgersi senza inconvenienti. Le persone che presentano un maggior rischio di insufficienza o carenza di vitamina D possono trovare utile assumere una supplementazione specifica.
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