22. febbraio 2024
Indolenzimento muscolare: cosa è di...
Un indolenzimento muscolare può scatenare dolore, anche forte. Leggete di seguito cosa fare per arginarlo!
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Chi può affermare di non sapere cos’è il dolore? Il dolore può essere definito come un’«esperienza sensoriale e emozionale spiacevole»: non è una malattia a sé stante, ma un sintomo e un segnale di allarme usato dal corpo per indicare che qualcosa non va. Il dolore può avere cause molto diverse, ad es. può essere dovuto a infiammazioni o lesioni, e può presentarsi insieme ad altri sintomi, come la febbre quando si ha l’influenza.
In linea di principio, il dolore può interessare qualsiasi parte del corpo, in particolare sono comuni:
Nell’ambito dell’Indagine sulla salute in Svizzera (IIS, 2023) l’Ufficio federale di statistica (UST) in Svizzera ha fornito alcuni dati sulla frequenza di vari tipi di dolore negli uomini e nelle donne:
Dall’area in cui hanno origine i dolori possono irradiarsi anche ad altre parti del corpo. Un esempio tipico è quello dei dolori mestruali che spesso vengono percepiti anche come mal di schiena. Anche il dolore al collo o alla spalla può irradiarsi alla testa e causare mal di testa.
In medicina si distingue anche tra dolore acuto e dolore cronico, che possono avere causa e durata diverse:
Il modo in cui le persone sentono il dolore può essere anche molto diverso, non a caso il «carattere del dolore» viene descritto ad esempio come pulsante, lancinante, perforante, sordo o bruciante. Anche la sensazione del dolore può variare notevolmente da persona a persona, con una soglia di dolore che può essere più o meno alta. La percezione del dolore è quindi sempre soggettiva.
Che si tratti di mal di testa, mal di schiena, mal di denti, dolori mestruali o dolori agli arti, tutti questi tipi di dolore sono molto spiacevoli e possono interferire notevolmente con il benessere e la gioia di vivere delle persone. Per questo, quando il dolore si presenta ci chiediamo cosa può dare sollievo e cosa fare per sbarazzarsene rapidamente. Esistono diverse possibilità. L’uso di antidolorifici è comune: in genere questi medicamenti hanno un effetto rapido e sono efficaci nel combattere il dolore.
Alcuni consigli utili preliminari:
Alcuni esempi di antidolorifici (analgesici) di uso comune:
La terapia del dolore si basa generalmente sullo schema a gradini dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Vi sono poi anche antidolorifici a base di erbeche si usano ad esempio contro i dolori muscolari e articolari, come l’arnica, la consolida o la canfora. Queste piante contengono principi attivi antidolorifici. I preparati a base vegetale sono disponibili nelle farmacie, nelle drogherie e nel commercio specializzato online in forma ad es. di unguento o gel da applicare sulla zona dolente del corpo.
È inoltre possibile alleviare il dolore con alcuni semplici consigli e rimedi casalinghi:
Dal momento che il tema del «dolore» genera molte domande, proponiamo di seguito quelle più frequenti (FAQ):
In questo caso è sempre opportuno consultare immediatamente un medico per chiarirne le cause. Questo tipo di dolore può verificarsi, ad es., in caso di coliche renali, fratture ossee o lombalgie. Per dolori di forte intensità si ricorre generalmente in prima battuta agli antidolorifici. A seconda della causa, può essere necessario un ulteriore trattamento.
Vi sono diversi rimedi e tecniche che aiutano a sopportare e gestire al meglio il dolore, ad es., l’applicazione di calore o freddo, esercizi di rilassamento e respirazione, lo yoga o la meditazione. Anche i metodi psicologici possono essere utili per affrontare il dolore e aiutare le persone a gestirlo meglio. Tuttavia, è sempre importante individuarne e la causa e affidarsi al proprio medico per l’assistenza del caso.
È possibile ridurre il dolore in vari modi, ad esempio con il movimento, il rilassamento, il calore, il freddo, antidolorifici a base di erbe (ad es. arnica, consolida) sotto forma di unguenti o gel, e anche con l’uso di antinfiammatori non steroidei (FANS) contenenti principi attivi comprovati e di uso comune quali l’ibuprofene, il diclofenac e l’acido acetilsalicilico (ASA).
Se il dolore è sopportabile, spesso essere alleviato con l’attesa e altre misure. Se però è forte o causato da un’infiammazione, è consigliabile assumere tempestivamente un antidolorifico per evitare complicazioni. In caso di dubbio, consultate a un medico o a uno specialista per individuare la strategia giusta. Se decidete di usare un antidolorifico, fatelo subito perché una condizione di dolore protratta nel tempo attiva la cosiddetta «memoria del dolore» che registra e memorizza le esperienze di dolore. A causa di ciò può capitare in un momento futuro di sperimentare dolore anche in assenza di una causa scatenante.
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